Vignale Monferrato si trova in cima ad uno dei colli più alti del Monferrato casalese, a 308 metri di quota, il colle sorge fra le valli dove scorre il torrente Grana da una parte ed il Rostro dall’altra, in un paesaggio ricoperto da vigne i cui contorni sembrano perdersi in lontananza. Il borgo sorge al centro di un’area i cui vertici si trovano quasi alla stessa distanza da Casale, Asti e Alessandria ed è chiaramente visibile e riconoscibile da moltissimi borghi che lo circondano e che si trovano anche a distanze davvero considerevoli. Per questa sua posizione strategica e per la sua accoglienza, Vignale è un luogo molto frequentato ed una delle mete preferite dai motociclisti che qui non perdono occasione di scattare meravigliose foto dal bordo del belvedere.
La sua posizione infatti permette nelle giornate limpide di apprezzare un paesaggio che spazia dall’Appennino Ligure, alle Alpi, dal Monviso fino al gruppo del Monte Rosa.
Il significato della parola da cui poi è nato il toponimo Vignale è “il luogo piantato a vigna”. Questo certifica in qualche modo la tradizione e la dedizione verso questo nobile frutto e il suo ancor più nobile prodotto.
Il Borgo probabilmente già esisteva in epoca romana, ma una documentazione certa relativa sembra essere un diploma imperiale di Ottone III datato 992, mentre nel 1164 è citato da Federico Barbarossa. Vignale fu dei marchesi di Monferrato, gli Aleramici, i quali la fortificarono costruendo un castello probabilmente ampliato dai Paleologi che succedettero come feudatari. Del castello non è rimasto molto, quel che è rimasto non sempre è visitabile perché i conti Callori, gli ultimi proprietari, lo donarono alla diocesi che ne fece all’interno un oratorio per i ragazzi del paese.
Vignale ed il suo territorio furono per decine e decine di anni al centro di violente battaglie, eserciti spagnoli, francesi e tedeschi la assediarono ed incendiarono ripetutamente. Infine il feudo giunse nelle mani dei conti Callori che lo amministrarono saggiamente per molto tempo fino al XIX secolo ed il bel palazzo che da loro prende il nome fu in loro possesso fino al 1974. Proprio il palazzo è uno degli edifici di rilevante importanza nel paese, costruito sui resti di una preesistente dimora medioevale, subì più e più volte ampliamenti, modifiche e restauri. La costruzione è realizzata in arenaria e mattoni e la caratteristica facciata è caratterizzata da tre belle rampe di scale incrociate che dal giardino al piano terra, conducono ad i piani superiori. Il Palazzo, di proprietà comunale, sede del comune stesso, è una struttura imponente con 150 stanze e saloni con soffitti a cassettoni, affreschi e decorazioni in stucco. Al piano terreno si trova anche una cappella privata costruita probabilmente nell’800 ed interamente affrescata. Il palazzo fu residenza di San Giovanni Bosco che qui, come indica una lapide, fu ospite a più riprese dal 1862 al 1879. Le cantine sono dotate di un pozzo utilizzato per fornire acqua al palazzo, queste sono state inoltre sede dell’enoteca Regionale del Monferrato, oggi spostata nel castello di Casale, sotto al palazzo si trova anche un infernot visitabile.
Numerosi sono gli edifici storici come il Palazzo Vitale della fine del 1700, con un bel giardino interno, dove uno dei muri perimetrali è probabilmente riferibile alle mura di fortificazione.
Il borgo è molto curato e a giugno si svolge la tradizionale manifestazione dal titolo “Balcone fiorito” con l’attesa premiazione per quello ritenuto il più coreografico.
Sicuramente singolari e curiosi sono due siti del paese legati all’attività artistica di Luciano Serpentello, un contadino vignalese dalla spiccata personalità artistica, piuttosto naif, il Parco della Rimembranza e la sua casa natale, nota appunto come “Casa Serpentello”. Responsabile della manutenzione del parco, il Serpentello, lo aveva decorato utilizzando un impasto di cemento, ciottoli e residui di carbone, realizzando ricostruzioni di trincee, rifugi, lapidi, fontanelle e la ricostruzione delle grotte di Postummia e della Madonnina del Grappa. Aveva poi disposto nel giardino tutta una serie di oggetti e cimeli della Grande Guerra. La facciata della casa invece è decorata utilizzando moltissime formelle di argille mischiate a frammenti di cotto, con le quali ha realizzato una serie di bassorilievi che rappresentano il mondo che lui aveva vissuto o luoghi da lui immaginati. Animali, foglie, oggetti e macchinari della cultura contadina, luoghi come la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana e molto altro in uno stile quasi infantile. Sulla casa infine pose un’inscrizione che riporta la sua concezione dell’arte visiva: “Non v’è né arte né simmetria, unico pregio la fantasia, in pochi anni di mia vita, da me quest’opera venne compita, se non bella è originale, ed è difficil trovar l’eguale, un contadino vi ha posto mano, tal Serpentello signor Luciano”.
Per quanto riguarda gli edifici religiosi, citiamo la chiesa di San Bartolomeo Apostolo, la Parrocchiale, la cui data di costruzione risale al 1772 ma consacrata sol nel 1841, piuttosto sobria nella facciata, con un ampio pronao in stile classico e tre grandi statue che dominano l’ingresso. L’interno ben decorato, presenta alcune opere di pregio.
Di un certo interesse è anche la chiesa della Beata Vergine Addolorata costruita a partire dal 1470 sul luogo di una antecedente chiesetta in stile gotico con i classici cinque pinnacoli, mentre l’originario rosone è stato murato. L’interno è a tre navate e presenta un bel coro decorato posto nell’abside.
Vignale è piuttosto vivace e offre un’ottima ricettività, soprattutto se parliamo di ristoranti ed enoteche, ottima anche l’attività culturale. Qui per anni si è organizzato un evento chiamato Vignale Danza, oggi viene promosso come Vignale Monferrato Festival, un rinomatissimo e coinvolgente festival internazionale di danza che si svolge fra luglio e agosto, ricchissimo di eventi e molto frequentato da un pubblico appassionato e competente.