Le notizie storiche relative al periodo più antico di questo territorio non ci aiutano a stabilire con certezza l’origine, questa in ogni caso dovrebbe risalire intorno all’anno Mille, i primi documenti certi risalgono al 1202. Anche sull’origine del nome non c’è certezza, ma la più accreditata interpreta il nome come ad indicare l’originaria unione di tre “Villa” (casa di campagna o fattoria riferito all’epoca romana), termine che invece, in epoca medioevale, prende il significato di piccolo gruppo di edifici.
Il borgo attraversò comunque la storia passando per gli Aleramici, i Gonzaga e i Savoia dal 1713. Treville sorge in posizione panoramica e viene comunemente chiamato “il balcone sulle Alpi” e nelle non rare giornate terse, soprattutto durante i mesi invernali, il colpo d’occhio sulla corona di monti innevati è davvero notevole.
Il panorama si ammira dal sagrato della imponente chiesa parrocchiale intitolata a Sant’Ambrogio, e a disposizione del pubblico è stato posto un potente cannocchiale, un 200x, col quale è possibile scorgere anche il lontanissimo Santuario di Oropa e la cupola di San Gaudenzio a Novara.
La chiesa è stata costruita nel 1772 sulle rovine, probabilmente, di un preesistente castello, è di generose dimensioni che la rendono riconoscibile da molto lontano. Da qui parte un importante ed estremamente panoramico sentiero, il 713 indicato col classico cartello CAI dipinto di rosso e di bianco, e si addentra nella campagna monferrina per circa 7 chilometri per una percorrenza di 2 ore e mezza. Il percorso fa parte del progetto “Camminare il Monferrato”.
Interessante infine la chiesetta di San Quirico edificata nel XII secolo, una semplice costruzione romanica a capanna fatta con blocchi di pietra da cantoni e due absidi semicircolari. Particolare è la presenza sulla roccia di numerose incisioni e graffiti fatti in epoca medioevale da gruppi di pellegrini di passaggio.
Il particolare microclima del borgo consente la rinomata coltivazione di carciofi e di capperi.