Solonghello

Piccolo centro a ridosso delle colline del Monferrato, le prime notizie relative alla presenza di un comune risalgono al 1016, anno in cui alcune famiglie si ribellarono alla chiesa di Vercelli e si riunirono facendosi chiamare di Soalingellum. Le vicende storiche del borgo sono legate a quelle del territorio del Monferrato, soggetto a lotte per il dominio sul territorio più o meno larvate e costretto a subire angherie di Francesi e Spagnoli per giungere poi, dopo secoli, nel 1713, a far parte del ducato Sabaudo.

Il toponimo è probabilmente di origine Germanica e si presume possa derivare dal nome proprio Swal unito al suffitto “ing” che indica “appartenenza”, e al diminutivo “elus” ottenendo così una interpretazione che significa: piccolo territorio appartenente ad un condottiero di nome Swala.

L’antica rocca fu eretta nel XII secolo da un vassallo dei marchesi del Monferrato. Ebbe diversi proprietari: i De Catena – De Gabiano, i Rivetta, i Della Sala, i Pezzana, i Corsino. Nel 1522 vennero ospitati nel castello alcuni nobili di Casale che fuggivano dall’infezione di peste che mieteva molte vittime. Subì saccheggi e devastazioni ad opera di Spagnoli ed Alemanni in varie riprese nelle lunghe guerre incentrate sulla cittadella di Casale. Nel ‘700 diventa di proprietà della famiglia Scarampi di Camino, poi passa ai Calvi di Bergolo, infine a Pietro Provera (la cui figlia Ermelinda sposò Achille Lorenzon di Treviso; i due ebbero una figlia, Teresita, che sposò il Conte Alfonso Gaetani D’Oriseo).

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