Montechiaro D’Acqui

È un borgo antico situato nel cuore del Monferrato, in provincia di Alessandria, noto per la bellezza del paesaggio che lo circonda, fatto di calanchi circondati da boschi e da cespugli di ginestre.

Montechiaro d’Acqui ha origini antiche, risalenti al periodo romano e legate all’antica via Emilia Scauri.

Nel Medioevo, il borgo fu teatro di scontri tra le diverse fazioni che si contendevano il controllo del territorio. Proprio la sua posizione a cavallo fra la pianura padana e il porto di Savona ha fatto sì che qui transitassero eserciti francesi, spagnoli, sabaudi e napoleonici e divenne teatro di numerosi conflitti e battaglie. Nel corso dei secoli, Montechiaro d’Acqui è cresciuto e si è arricchito grazie alla presenza di nobili famiglie che hanno costruito palazzi e castelli anche nei territori circostanti e confinati.

Il centro storico del borgo è separato dalla parte più moderna del paese ed è caratterizzato da strette stradine il cui selciato è ancora quello originale con una particolare disposizione delle pietre. Il centro storico è molto ben conservato e presenta numerosi palazzi che portano scolpiti sui muri segni tangibili di un passato medioevale prima e rinascimentale poi.

Oggi in totale vivono circa 570 persone in paese.

Tra i principali edifici di interesse storico e artistico, troviamo ciò che rimane del Castello, costruito nel XII secolo dai marchesi Aleramici, questo fu ampliato e modificato nel corso dei secoli successivi ed abbattuto dagli spagnoli nel 1630. I ruderi del castello furono nuovamente rimaneggiati nel 1966 per mettere in sicurezza l’area. Oggi resta parte dei bastioni e dei locali sotterranei.

La chiesa di San Giorgio si trova nel mezzo del centro storico, risale al 1595 ed è caratterizzata da una facciata in stile tardo rinascimentale, tre navate interne dove le colonne sono di pietra arenaria scolpite, bello il tabernacolo in pietra del 1300. Adiacente si trova l’oratorio di Sant’Antonio dove sono conservate le Sante Spine della corona di Cristo, la storia legata a questa reliquia, per chi desiderasse approfondire, è per molti versi affascinante.

Particolarmente scenografica, anch’essa in arenaria, è la bella scalinata che sale nel borgo antico, la scala costruita nel 1930 pare sostituisse un lastricato detto “ponte” che saliva il pendio. Quella che non si può non notare è la ciminiera fatta di mattoni rossi e alta 45 metri, un pezzo di archeologia industriale che racconta l’attività della fornace quasi ininterrotta dal 1700 agli anni 60 del’900. Qui si realizzavano, utilizzando l’argilla prelevata in zona, mattoni e tegole.

A pochi chilometri dal paese si trova il Santuario della Madonna della Carpeneta, edificato nel 1653 intorno ad un pilone cinquecentesco tutt’ora affrescato, il santuario è una chiesa barocca costruita nel XVIII secolo.

Il territorio che lambisce Montechiaro d’Acqui è ricco di colli e ricoperte di vigneti e da boschi di castagni e querce, il paese offre numerosi sentieri escursionistici approntati dal CAI.

Vera particolarità del paese sono le acciughe accompagnate da una salsa locale la cui ricetta è in parte ancora segreta. Alle acciughe è dedicata una festa primaverile, l’Anciuada del Castlan dove sono serviti i famosi panini con le acciughe di Montechiaro. Nella stessa giornata si svolge poi la processione religiosa detta “delle Sante Spine” che rievoca il trasporto nella chiesa del paese delle preziose reliquie della corona di Cristo recuperate in Terrasanta.

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