Malvicino

È una piccola borgata immersa nella natura, fra i boschi di castagni nella parte alta della valle dove scorre il torrente Erro che nasce in Liguria e percorre vari comuni in territorio monferrino prima di gettarsi nella Bormida, vicino ad Acqui Terme.

Il villaggio è povero di abitanti, il meno popolato dell’Alessandrino: se ne contano un’ottantina, è ricco di fauna selvatica fra cui spiccano i cinghiali, i caprioli e i fagiani, mentre nei boschi abbondano i funghi.

Nonostante le piccole dimensioni anche questo borgo ha una storia millenaria, appare infatti in documentazioni ecclesiastiche già nel 1178.

Nell’orbita del feudo di Montechiaro fino alla fine del 1400, passò sotto la famiglia genovese dei Carretto fino al 1579, passando poi agli Asinari. È in questo periodo che il territorio, attraversato dalle strade franche, che erano prive di pedaggi e dazi doganali, fu particolarmente colpito dal brigantaggio. Nel XVII secolo furono gli Ivrea a detenere il potere fino all’avvento dei Savoia nel 1729. Fra le poche case del villaggio troviamo la bella chiesetta dell’Oratorio dei Disciplinati di Sant’Antonio, antico luogo di culto, la chiesa parrocchiale di San Michele del 1577, l’Oratorio di San Rocco del 1647 e, fuori paese nel bosco, l’antica pieve di San Michele di probabile origine longobarda ed è questa che è menzionata da papa Alessandro III nel documento del 1178.

Galleria fotografica