Minuscolo agglomerato urbano con poco più di 400 anime Frascaro sorge in pianura, originariamente vicino ad un bosco da cui il nome “frasca”, probabilmente il bosco della Cereta, abitato nel quinto secolo da una popolazione barbara di origine germanica, come documentano scavi archeologici effettuati in Val Bormida.
È incredibile come anche un luogo dalle dimensioni così ridotte abbia documentata la propria storia ininterrottamente dal 1100 circa ad oggi, attraversando guerre come quella fra Guelfi e Ghibellini e decine di avvenimenti che riempiono volumi e volumi di storia che innescano dispute fra gli stessi storici che ne raccontano le complicate vicende. Da evidenziare a Frascaro solo la chiesa parrocchiale di San Nicolao la cui data di prima edificazione è riportata in una lapide conservata all’interno e che reca la data del 1219.
La chiesa fu ampliata e ricostruita con vari interventi fino al 1914 con gli ultimi restauri del campanile nel 1950.
In paese, ormai dal 2001, si tiene una festa dedicata ai fiori, ai giardini e al giardinaggio denominata “Frascaro in fiore” con più di 100 espositori.