Posto ancora in provincia di Alessandria ma quasi al confine con quella astigiana, il piccolo borgo di 150 anime e il suo territorio circostante è il luogo ideale per ammirare nei mesi estivi la fioritura della lavanda.
Qui infatti, in posizione elevata, ci si trova al centro dei 7 ettari di campi coltivati di questa profumata essenza.
Ma non solo, questo è un luogo privilegiato da dove poter ammirare la corona di montagne che circondano il territorio dal Monviso all’Appennino ligure alle propaggini delle colline delle Langhe.
Di probabile origine medioevale, il borgo fu cinto da mura difensive per far fronte alle innumerevoli scaramucce, scontri e battaglie fra i nobili distribuiti sul territorio fra i quali naturalmente anche i marchesi di Monferrato e poi fra i genovesi e le genti di collina da una parte e di pianura dall’altra.
Qui combatterono anche le armate francesi contro quelle spagnole. La torre quadrangolare posta al centro del borgo è, insieme ai ruderi delle mura e delle torrette, l’unica testimonianza dell’antico castello ed è stata costruita probabilmente verso la fine del 1300 dagli Asinara.
Posta a 545 metri sopra il livello del mare è il miglior punto di osservazione del paese insieme alla chiesa di sant’Anna.
Di epoca rinascimentale è la chiesa dell’Annunziata, del 1500 è invece la Pieve di Sant’Onorato dalla particolare abside rettangolare dove all’interno sono conservati degli affreschi dell’epoca.
Oltre alla lavanda i prodotti peculiari del borgo sono le pesche e le fragole, a queste ultime la terza domenica di maggio è dedicata una sagra.