Su una collina che supera di poco i 260 metri di altitudine dominante la piana del torrente Grana, sorge l’abitato di Conzano.
Teatro di numerosissime vicende storiche anche violente fu distrutta e ricostruita più volte fino a trovare la sua definitiva posizione in collina. Fu probabilmente abitato fin dalla preistoria, sicuramente dai tempi romani, dal secondo secolo e ininterrottamente fino ad oggi. Il paese, con meno di mille abitanti, subì una massiccia emigrazione verso l’Australia agli inizi del 1900, tale fu la portata di questo evento che a distanza di quasi 100 anni il paese ha stipulato un gemellaggio con la cittadina di Ingram in Australia.
Anche il nome della piazza principale fu cambiato in Piazza Australia e venne poi istituito uno spazio espositivo dedicato al fenomeno dell’emigrazione tanto diffuso nell’intero Monferrato.
Il Paese è oggi assai ben tenuto con moltissime case ristrutturate e un lungo e bel camminamento che permette di ammirare il paesaggio circostante. Tutto il percorso è impreziosito da opere d’arte a cielo aperto donate da diversi artisti che rendono ancor più piacevole la visita.
La chiesa parrocchiale intitolata a Santa Lucia fu costruita nell’anno Mille e più volte modificata e ampliata fino ad assumere l’attuale aspetto barocco con un interno affrescato e antiche pale dipinte.
In posizione più elevata si trova la chiesetta di San Biagio del 1400 addossata all’antica torre di avvistamento, con orologio edificata a partire dal 1100, punto caratteristico del paese.
Dell’antico castello quattrocentesco non vi è più traccia e sulle sue antiche rovine fu costruita nel 1822 la villa del conte Carlo Vidua, esploratore e instancabile viaggiatore. Oggi di proprietà del Comune, è perfettamente restaurata e offre pregevoli e particolari affreschi ed una singolare stanza in stile cinese antico; belle le logge e il cortile, il palazzo è aperto al pubblico.