Visone

Il borgo è attraversato dal torrente Visone da cui prende il nome. Il piccolo corso d’acqua è un affluente della Bormida che lambisce la parte più esterna del paese dove si trova la rocca, il castello e la parte più antica dell’intero abitato. Visone fa parte dell’Alto Monferrato e si trova sulla strada statale che collega la vicinissima Acqui Terme ad Ovada. Esso ha origini antiche, sicuramente romane visto il rinvenimento di reperti archeologici in antiche tombe.

Il territorio è ricco di coltivazioni di viti e boschi di querce e castagni, ma quello che lo caratterizza è la presenza di una particolare roccia calcarea (presente nella successione del bacino terziario piemontese) detta, per la sua peculiarità, Pietra di Visone. Questa pietra da taglio è stata utilizzata fin dai tempi dei romani e poi a più riprese fino ai giorni nostri per realizzare colonne, portali, lapidi e decorazioni per case e chiese e per abbellire portici e loggiati.

Con la pietra di Visone è stato costruito nel 1500 il Palazzo “Madama Rossi” dal Cardinale Bonelli Ghisleri ed ancora ben conservato. Anche se gli interni hanno subito importanti rimaneggiamenti e divisioni in più proprietà, il palazzo, che presenta ancora un bel loggiato affrescato e colonne doriche, ha mantenuto inalterato il suo antico fascino e val bene uno sguardo visto che si affaccia sulla strada statale.

In tempi moderni le cave si ampliarono e la pietra venne sfruttata per ricavarne calce fino alla fine degli anni ’70 quando i due stabilimenti per la lavorazione, sorti in prossimità dell’abitato, vennero chiusi per motivi di salute pubblica.

Questi rappresentano oggi, insieme alla vecchia centrale idroelettrica, degli importanti siti di archeologia industriale degni di una auspicata riqualificazione. Da segnalare infine la presenza di sorgenti termali che troveremo in maniera più eclatante all’interno del territorio cittadino di Acqui.

La Visone “moderna” è stata fondata nel medioevo e nel suo castello nel 991 fu firmato il documento di fondazione dell’abbazia di San Quintino a Spigno, è probabile quindi che il borgo esistesse ben prima e fosse occupato da genti longobarde.

Visone fu naturalmente coinvolta col suo castello e col suo borgo fortificato in tutte le vicende storiche che nei seguenti 1000 anni interessarono l’intero territorio monferrino. Di rilevante importanza dal punto di vista dello sviluppo economico del paese sono gli ultimi 10 anni del 1800, con l’avvento della ferrovia che lo poneva sulla direttiva Acqui – Ovada – Genova aprendolo a nuove opportunità commerciali ed industriali.

Il vecchio borgo, un ricetto medioevale, sorgeva sulla rocca prospiciente un’ansa del Bormida. Dell’originario agglomerato medievale è rimasto poco, i ruderi del castello, quelli della cinta muraria e una la bella torre, detta dei Malaspina, con merli ben conservati, visitabile fino alla sommità grazie ad una scala interna, e infine la porta di accesso attraverso le mura.

Una delle costruzioni più antiche del paese risalente all’anno 1000, o meglio quello che ne rimane, è parte di una abside romanica che si trova presso il cimitero. La chiesa parrocchiale, originariamente costruita prima del 1450, è stata riedificata completamente nel 1604 ed è dedicata a SS. Pietro e Paolo.

Di Visone occorre poi ricordare il Torrone che viene prodotto ininterrottamente dalla seconda metà del 1800, riporto quindi il testo del sito del comune di Visone a lui dedicato: “Il torrone di Visone, negli anni, si è fatto apprezzare dai più quotati gourmet e critici gastronomici internazionali (Luigi Veronelli che ne fu lo ‘scopritore’, Gianfranco Vissani, Edoardo Raspelli, Paolo Massobrio, solo per dirne alcuni) e ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti (premio ‘Faccino d’oro’ di Papillon nel 1994 e nel 2002, premio internazionale ‘Nonino Risit d’Âur’ nel 2002, ‘Tre coni’ nella guida gelaterie d’Italia Gambero Rosso ininterrottamente dal 2017 al 2020), diventando un vero e proprio simbolo di questo paese”. Qui, infine sono prodotte anche le Busie ‘d Vison, una sorta di chiacchiere alle quali è dedicata una festa che si svolge ogni anno in paese.

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