Scurzolengo

In una zona del Basso Monferrato, a 15 chilometri da Asti, sulla cima di una collina sorge l’abitato di Scurzolengo, immerso in un paesaggio particolarmente dolce fatto di vigneti, noccioli e campi coltivati. Nelle giornate limpide si può scorgere la catena alpina con il Monviso a dominarne il profilo, mentre sulle colline si possono riconoscere i borghi di Grana, Montemagno, Castagnole e ancor più lontano fino quasi a Vignale Monferrato in un susseguirsi di verdi colline.

Il borgo ha probabilmente origini Longobarde ma le documentazioni certificano l’esistenza a partire dal X secolo e dal XII secolo con la dicitura del nome identica all’odierna la cui etimologia ci riporta ad una origine quasi sicuramente germanica.

Nel V secolo infatti tutta la regione fu preda di orde di barbari visigoti di Alarico e dagli Unni di Attila ed è quindi probabile che un insediamento germanico sia all’origine del borgo. La storia del paese è legata a quella di Asti che, vista la posizione sul confine del marchesato di Monferrato, nell’anno 1159 la fece fortificare, ma la costruzione del vero e proprio castello avverrà solo nel 1300. Dalla metà del 1500 circa il feudo fu della famiglia Pergamo di Asti che la cedette nel 1724 a quelli che sarebbero stati gli ultimi feudatari del paese, i Cotti di Ceres, che ottennero anche il titolo di Conti.

Il castello di Scurzolengo è ancora in piedi ed è diviso fra vari proprietari privati, il che ne ostacola la visita, bisognerà quindi accontentarsi di girarci intorno e ammirarne comunque l’originale struttura che è unita alla chiesa Parrocchiale di San Lorenzo, al campanile e alla canonica del 1700. La chiesa, a cui si accede salendo una scalinata, ha una bella facciata barocca, decorata con statue che ne occupano delle nicchie, l’origine è antica ma rifacimenti seicenteschi prima, nonché settecentesche e ottocenteschi dopo, l’hanno portato all’aspetto attuale.

Fra gli altri edifici religiosi particolare appare la cappella di San Giuseppe dalla caratteristica forma circolare inglobata fra due bei palazzi barocchi, il cui aspetto attuale si deve ad una ricostruzione avvenuta nel 1588.

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