San Giorgio Monferrato

Sono molti i libri dedicati alla lunga, complessa e movimentata storia di San Giorgio Monferrato, scritti che raccontano le vicende dalle sue remote orini ai giorni nostri, le stesse vicende che hanno interessato l’intero territorio monferrino.

Il borgo sorge su un colle arroccato attorno al suo castello, uno dei più antichi dell’intera regione datato 859 d.C., in posizione strategia, sulla strada che collega Casale Monferrato ad Asti.

I primi documenti che citano il paese risalgono al 999 e poi in maniera ancora più esplicita nel 1152 in una Bolla di Federico Barbarossa con la quale veniva confermato il possesso del castello ad un vescovo di Vercelli. Da questo momento in poi la storia di San Giorgio è legata alle famiglie nobiliari che si succedettero dal 1300, data che attesterebbe l’organizzazione come libero comune, con precise regole di diritto civile e penale.

Fra il ‘500 e il ‘700 sono innumerevoli le vicende che si sono succedute, con una carrellata di personaggi e fazioni, Savoia, Gonzaga, Francia e Spagna, in lotta fra di loro. Da Napoleone in poi la storia è comunque simile a quella del territorio e per chi volesse approfondire sul web si trovano molti resoconti.

Elemento distintivo e caratterizzante è naturalmente il grande castello la cui facciata ricchissima di finestre è visibile da lontano. Il castello privato, ma visitabile, ospita un B&B ed organizza serate musicali, aperitivi, mostre che coinvolgono non solo i turisti ma l’intera popolazione che si riunisce all’interno delle mura, sulle terrazze e nei grandi e panoramici giardini. Nel cortile pensile si trova una graziosa cappella barocca settecentesca intitolata a San Giovanni, a pianta rettangolare all’esterno ma curiosamente circolare all’interno. La cappella è priva di decorazioni o affreschi, asportati dai proprietari e presenta solo un altare e poche panche in legno.

La chiesa principale del paese invece sorge poco sotto il castello, nel luogo dove già nel 1100 sorgeva la chiesa di Santa Maria che fu anche sede del tribunale dell’inquisizione. L’attuale parrocchiale intitolata a San Giorgio Martire è del 1767, a pianta a croce greca con navata unica e abside, ci vollero ben 39 anni per costruirla. Del 1570 è invece la chiesetta di san Rocco attualmente puntellata per il crollo della volta.

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