Il borgo sorge fra le colline coltivate a vite e sul vino è basata da secoli la sua economia, gran parte dei produttori fa parte della cantina Tre Secoli, ma non sono pochi i viticoltori indipendenti che producono ottimi vini.
Ricaldone come la maggior parte dei borghi monferrini ha origini antiche, sull’etimologia del nome tra gli storici c’è accordo nel riconoscere il significato dall’unione di due vocaboli.
Runcus che ha vari significati ma qui gli viene preferito quello di terreno incolto, roveto. E Aldo o meglio Adonis ad indicare il nome del germano Aldo a capo dell’etnia Longobarda che fu in questi territori nel 600.
L’unione dei due vocaboli quindi significa il “roveto del germano Aldo”.
La storia del borgo è quella del territorio ma si possono indicare tre famiglie nobili che ne hanno in qualche modo segnato il destino. La famiglia Canelli, i signori di Ricadono e i signori di Cuccaro, i Colombo, ma molte furono le signorie e i feudatari che si spartirono il territorio nei vari periodi fin verso la fine del 1700.
L’originaria parrocchiale del borgo si trovava proprio all’inizio del paese ed era intitolata a San Michele, questa nel XVI secolo fu sostituita dalla più capiente chiesa Dei Santi Simone e Giuda Taddeo con 4 navate. All’interno altari in marmo con decorazioni in stucco e delle tele del 1600. Nel luglio del 2022 si è svolta “L’isola in collina”, manifestazione longeva organizzata dall’associazione Luigi Tenco e dedicata all’artista, nato a Cassine ma che qui a Ricaldone, oltre che a trascorrere la propria infanzia, è anche sepolto dal 1967 nel locale cimitero. La manifestazione rappresenta uno dei principali appuntamenti italiani dedicati alla canzone d’autore.
In paese si trova infine il Museo dedicato al cantautore e il centro di documentazione permanente Luigi Tenco.