Quaranti

Nulla è certo riguardo all’etimologia del nome anche se molte ipotesi sono state avanzate. Di probabile origine romana, il più antico documento che rilevi la presenza del piccolo borgo risale al 1152 e in seguito nel 1199.

Gli scritti attestano che durante il medioevo Quaranti facesse parte del comitato di Acqui sotto il diretto dominio del vescovo di Asti. Il feudo poi passò di mano in mano dai marchesi di Monferrato al duca di Mantova per passare poi ai Savoia seguendo le vicende politiche secolo dopo secolo, dell’intero territorio.

Il borgo fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e per numero di abitanti rappresenta il più piccolo comune iscritto. “L’obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro.”

Il borgo era cinto da mura oggi scomparse ad eccezione di qualche rudere e si sviluppava intorno al classico ricetto che venne distrutto nel 1250, oggi di quel piccolo agglomerato urbano medioevale rimangono le cantine che attualmente ospitano una Brachetteria, una bottega del vino.

La chiesa principale è dedicata a San Lorenzo e risale alla seconda metà del 1700, ma la facciata attuale è stata rifatta nel XIX secolo, all’interno si può ammirare un monumentale altre in marmo risalente al 1737, alcuni dipinti della stessa epoca e poi una serie di decorazioni ed altre pitture più recenti.

Il campanile era una delle antiche torri del castello opportunamente rivisto ed adattato.

Poco lontano dal centro abitato in posizione panoramica privilegiata si trova la chiesa dei santi Cosma e Damiano, romanica, in mattoni, risale all’anno Mille ed ampliata poi nel 1600, la pieve è meta di una processione che si svolge ogni anno il 16 ottobre.

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