Ponti

Il borgo si trova in prossimità del fiume Bormida e ritrovamenti archeologici piuttosto chiari certificano la presenza di un agglomerato urbano fin dai tempi dei romani, ma sicuramente ancor prima fu abitata dai Liguri.

La sua fondazione è fatta coincidere allo stesso periodo durante il quale fu fondata la città di Acqui Terme.

Il nome “Pontum” è sicuramente riferito alla presenza di un ponte costruito dagli stessi romani sul fiume durante la realizzazione della strada Emilia Scauria.

Di questa importante via di comunicazione in loco fu ritrovata una pietra miliare, la “colonna Antonina” del II secolo d.C. oggi conservata all’esterno del palazzo comunale del paese.

Della storia di Ponti dopo i romani non si hanno documenti che permettano una ricostruzione cronologica continua, abbiamo date sparse dove appare il nome e le vicende del paese. Quel che è certo è che la famiglia dei marchesi del Carretto, direttamente discendenti dagli Aleramici furono per secoli i signori assoluti del feudo. Del loro passaggio, a livello architettonico, rimangono solo i ruderi del loro castello la cui costruzione potrebbe essere anteriore al 1200 e probabilmente sorto sulle rovine di un avamposto fortificato romano.

Del castello, che si trova in cima alla collina, avvolto dalla vegetazione, restano dei ruderi, delle mura, una torre e parte dello spazio residenziale. Oggi è in fase di consolidamento per permettere di avvicinarsi in sicurezza e poterlo osservare da vicino e immaginare gli eventi che lo hanno coinvolto.

Il Borgo è in ottime condizioni ed è dominato dalla chiesa dell’Assunta Alta o chiesa vecchia, con una storia lunga che varrebbe la pena approfondire.

Il luogo scelto per la sua costruzione potrebbe essere lo stesso di un antico tempio dedicato a Diana e il culto della Vergine potrebbe aver sostituito o convissuto nel IV secolo con quello della dea.

La chiesa probabilmente costruita come chiesa del castello risale all’anno mille, il suo alto campanile ha la struttura di una torre fortificata o di avvistamento e sicuramente avrà avuto questa funzione. La chiesa pare potesse contenere 1000 persone e che rappresentasse un centro religioso importante e che lo vide coinvolto in lotte religiose contro il paganesimo, l’arianesimo e i mussulmani. Sulla porta maggiore, sull’architrave troviamo incisa la frase in latino, che tradotta significa: “la chiesa è più felice con la persecuzione”.

Lungo la strada del fondovalle si trova la nuova chiesa parrocchiale sempre dedicata a N.S. Assunta costruita nel 1895 in sostituzione di quella antica. Lo stile è rinascimentale e la chiesa è davvero monumentale.

Nel territorio che fa capo al paese si trovano immerse nella natura altri edifici religiosi di epoche antiche che sarà facile incontrare durante trekking o escursioni che partono da questo luogo.

A Ponti, infine, si svolge una delle feste o sagre più antiche del Monferrato, se non la più antica, è la Sagra del polentone che si ripete dal 1571 solitamente la penultima domenica di carnevale, dove la polenta è servita dai polentari pontesi, che fanno parte dei Mastri Polentari d’Italia, insieme alla frittata di uova. Anche in questo caso l’origine e la storia secolare di questa festa riporta alla famiglia Del Carretto e alla loro generosità e accoglienza.

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