Poco più di 100 abitanti per questo piccolo comune del basso Monferrato che sorge su un colle a 280 metri di quota.
Uno dei paesi più piccoli dell’intero territorio dove prepotente è la presenza della pietra da cantoni, che qui è stata utilizzata in modo massiccio per la costruzione delle abitazioni e dei monumenti. Qui oltre alle gialle pietre squadrate che recano evidenti i segni dei picconi e della lavorazione manuale si notano le persiane delle case dove curiosamente il colore predominante è l’azzurro. Naturalmente l’abbondanza di questa particolare pietra da costruzioni indica il fatto che il terreno su cui sorge il borgo è costituito da questa antica arenaria, e i suoi abitanti come quelli di altri comuni vicini hanno scavato negli anni sotto le proprie case creando quelle famose cantine tanto rinomate in Monferrato e note col nome di “Infernot” e spesso anche qui visitabili.
In centro, al termine di una piazza, punto panoramico sulle colline, si trova una chiesetta medioevale dedicata a San Pietro e Paolo dal caratteristico campanile decisamente pendente.
Il piccolo borgo per la sua posizione è punto ideale per intraprendere itinerari a piedi e raggiungere comodamente paesi vicini come Cella Monte, Rosignano, Moleto per esempio, dopo aver visitato una delle Big Bench più caratteristiche della zona, quella denominata “la dora” per la sua caratteristica colorazione d’oro.