Sulle colline che si protendono verso gli Appennini, a 300 metri di quota su un crinale piuttosto ripido, immerso fra boschi e filari di viti sorge il paese di Montaldeo. Dalle case del borgo si gode una vista sulle Alpi, sul monte Tobbio alto quasi 1100 metri e che si trova al centro del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Molti sono i sentieri escursionistici che partono dal paese e si addentrano attraverso continui saliscendi nel territorio monferrino.
Prime notizie del borgo sono datate 943, ma sicuramente più certi sono i documenti del 1202 che trattano già di avvenimenti politici di una certa importanza. Gli eventi che accompagnano più di mille anni di storia sono piuttosto complessi e sono quelli che hanno interessato questa parte di Monferrato più vicina alla Liguria e quindi più coinvolto dalle questioni delle nobili famiglie genovesi. Per chi desiderasse approfondire questo argomento consigliamo di leggere, si trova in rete, la guida di Montaldeo di Alessandro Laguzzi dell’Accademia Urgenze, che ha compilato una esauriente introduzione storica.
Montaldeo, con il suo impianto urbanistico medioevale ed il suo ricetto ancora evidente e conservato, è dominato dal suo castello eretto per la prima volta nel XIII secolo e ricostruito una seconda volta nel XV.
Verso la metà del 1500 il maniero fu venduto ai Doria di Genova che ne sono ancora i proprietari e che a partire dal 1700 ne fecero la loro residenza estiva.
Per quanto riguarda gli edifici religiosi, da segnalare la parrocchiale di San Martino, a navata unica, in stile neoclassico, offre un pregevole altare in marmo rosa e un Crocefisso utilizzato durante le processioni risalente al 1700. La chiesa di San Michele del XII secolo, semplice, a forma di capanna e a navata unica, presenta affreschi risalenti al 1400 purtroppo non in perfette condizioni. Infine, verso la metà del paese si trova l’oratorio dei Battuti e quello di San Sebastiano.