Merana

Il borgo sorge nella valle della Bormida di Spigno, in una zona paesaggisticamente selvaggia dove si possono osservare quelle particolari morfologie chiamate calanchi. Si tratta di profonde incisioni create dall’incessante opera erosiva delle acque che insistono su rocce particolarmente tenere.

L’acqua scorrendo asporta del materiale dando origine a strutture particolari talvolta a forma di fungo che in questa particolare zona vengono chiamati “Murion”.

Molteplici ritrovamenti archeologici hanno dimostrato che questo luogo fu abitato già in età neolitica con reperti di asce levigate, punteruoli e manufatti in pietra. Furono qui i liguri e poi i romani come attestano sepolture, vetri e ceramiche di quell’epoca; il sito fu abitato fino agli anni del basso medioevo e senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri attraversando secoli di storia.

L’antica torre di San Fermo del XII secolo è la testimonianza architettonica più significativa del passato medioevale del paese, costruita in pietra di Langa la torre è alta 25 metri e svetta dalla cima di un colle.

Struttura di avvistamento e forse anche difensiva ha una vista privilegiata sulla valle Bormida di Spigno e sulle vie di comunicazione che dalla Liguria salivano verso l’entroterra.

La torre, ultima propaggine piemontese prima della Liguria, è inserita in un circuito detto delle 5 torri medioevali che comprende quelle di Monastero Bormida, di San Giorgio Scarampi, di Olmo Gentile e di Roccaverano.

Da ricordare infine la chiesetta di San Fermo del XVII secolo.

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