Lerma

Sulla sommità di un colle, nell’Alto Monferrato, in posizione dominante sulla valle del torrente Piota, che dopo aver attraversato parte dell’Appennino ligure che si getta nell’Orba, sorge il borgo di Lerma dove vivono poco più di 850 persone.

Il territorio del comune fa parte del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo. Data la sua posizione dominante sull’antica via di comunicazione che univa la Liguria alla pianura Padana il borgo ha sicuramente origini antiche, con insediamenti romani. Le documentazioni che attestano l’esistenza del borgo in epoca medioevale risalgono alla seconda metà del XII secolo. La popolazione originaria viveva in valle, erano cercatori d’oro che furono però coinvolti in guerre e battaglie contro l’esercito di Guglielmo V di Monferrato. Per non essere annientati, fuggirono verso il colle fondando un villaggio fortificato nel luogo dove ora sorge il castello e dando vita quindi ad un borgo dalla invidiabile posizione strategica. È quindi nel 1184 che in documenti storici si trova citata Lerma con le sue fortificazioni. La vicinanza alla Liguria fece in modo che per secoli il dominio su queste terre fu delle nobili famiglie genovesi, fino al XVII secolo, con l’antica famiglia Spinola. Per gli appassionati di storia suggeriamo di reperire sul web la descrizione degli eventi noti come “la guerra di Lerma”.

Dal 1708 poi, Lerma come moltissimi altri comuni del Monferrato, con la pace di Utrecht, entra a far parte dei possedimenti della famiglia Savoia. Il Borgo antico si sviluppa intorno al castello, all’interno delle mura, nel ricetto al quale si accede attraversando una porta ad arco, l’antico accesso tramite ponte levatoio. Il ricetto conserva ancora gli edifici dell’epoca ed il suo impianto urbanistico è fatto da una via principale da cui si dipartono perpendicolarmente le vie che vanno a costituire i piccoli quartieri.

Il Castello detto degli Spinola, nella sua forma attuale venne costruito nel 1400, ha una pianta irregolare a cinque lati con quello rivolto a sud protetto da un grande torrione. Il castello ha un’architettura peculiare, rappresenta un momento di transizione fra quella che doveva essere una fortezza e l’esigenza di avere un palazzo signorile.

Molti particolari sono una via di mezzo, come ad esempio i merli che assumono una funzione quasi decorativa, altro elemento più “signorile” è la presenza di bifore sotto alle finestre: aperture utilizzate come feritoie difensive.

Una delle torri dell’originario castello, probabilmente del XII secolo, è stata trasformata, sempre nel ‘400, in abside della chiesa parrocchiale. Questa, intitolata a San Giovanni Battista, è a navata singola con due cappelle laterali a formare una croce, all’interno dipinti, tavole e sculture impreziosiscono il tempio. Fuori paese si trova l’antica Pieve sempre intitolata a san Giovanni Battista eretta nell’anno 1000 e inglobata nel cimitero. Questa, fino al 1500 fu la principale chiesa del borgo e presenta un bel soffitto con capriate in legno e delle pregevolissime pitture del 1400 soprattutto all’interno dell’abside.

Non lontano dal Paese, sulla strada verso Tagliolo, si trova il Santuario delle Rocchette forse ora più noto come Santuario di Nostra Signora delle Grazie eretto nel XIII secolo e più volte modificato. Questo è stato luogo di sosta e di ristoro per i viandanti che percorrevano la Via del Sale che dal Monferrato portava in Liguria.

Da annotare ancora, isolato fra i vigneti, l’Osservatorio Astronomico “Ferrari-Merlo” che si trova in località Costalunga.

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