Grognardo

È un piccolo borgo immerso nella natura dell’Alto Monferrato, a 8 km da Acqui Terme, un gruppo di case che sorge sulla riva destra del torrente Visone dove vivono meno di 300 persone.

Ricco di flora e di fauna selvatica, sulle rive del torrente è possibile osservare con una certa facilità il Martin Pescatore, uno degli uccelli più caratteristici e belli del territorio.

Gli abitanti di Grognardo detengono un invidiabile indice di vecchiaia, fra i più alti del Piemonte e ciò è probabilmente legato ad un’alta qualità della vita e un’ottima qualità dell’ambiente naturale in cui il piccolo borgo agricolo si è sviluppato fin dal medioevo.

Le sue origini antiche non sono note ma la prima attestazione del nome risale all’anno 991, anche se l’origine ed il significato del toponimo non sono ancora state chiarite, con ipotesi che prendono in considerazione termini tedeschi, francesi e piemontesi.

Anche le notizie storiche sono frammentarie, la presenza nei pressi del villaggio di un castello fa pensare comunque al fatto che anche questo luogo fu teatro di scontri e battaglie, le stesse che hanno interessato per secoli l’intero territorio. La sua edificazione che risale all’XI secolo sembra essere legata a motivi difensivi contro le incursioni saracene. Il maniero che sorge su una collina poco fuori dall’abitato pare che originariamente avesse una tripla cerchia di mura all’interno delle quali sorgevano le case del nucleo originario del paese, abbandonato fin dal 1500, oggi non rimangono che i ruderi delle mura.

L’ambiente circostante è tutt’ora il luogo ideale per compiere escursioni nei boschi dove spesso affiorano rocce caratteristiche che raccontano la storia geologica del territorio.

In paese si trova il Fontanino, oggi sede della Pro-Loco, qui l’acqua sgorga tutto l’anno ad una temperatura costante di 10 gradi. L’acqua è stata utilizzata per secoli per usi domestici e fu anche commercializzata a fini curativi, ma grazie alla sua temperatura è stata da sempre usata dalle donne del villaggio per lavare i panni anche in pieno inverno.

Sempre in centro si trova il seicentesco palazzo Beccaria Incisa, oggi Palazzo comunale, testimonianza di un passato nobiliare, evidenziato anche da un bel dipinto che si trova nella sala del consiglio. Probabilmente il palazzo ha origini anche più antiche e fu degli Incisa Beccaria fino alla fine del 1800 quando venne acquistato dal Comune.

La chiesa di Sant’Andrea è la parrocchiale, risalente al 1500 ed è stata restaurata nel 1871.

Di un certo interesse infine è la Pieve dedicata a San Felice, in frazione Poggio, del 1100, edificata per portare il cristianesimo nelle aree più rurali della regione. Oggi la chiesa è di proprietà della famiglia Beccaro.

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