È il torrente Grana che scorre dalle colline argillose coperte di vigneti su cui sorgono Moncalvo e Grazzano ad aver dato il nome a questo piccolo borgo.
Abitato oggi da 600 persone Grana sta rapidamente ripopolandosi grazie ad una nutrita schiera di stranieri che qui ha comprato antichi palazzi e cascine per trasformale in abitazioni private o strutture ricettive.
Il Paese ha origini antiche, già presente in età romana, dal materiale conservato nel catasto di Grana è possibile seguire l’evoluzione storica del borgo con documenti che riportano date precise e che descrivono anche antichi palazzi con le rispettive funzioni. Dall’epoca medioevale il paese condivise tutti gli avvenimenti storici del territorio e dal 1200 circa sviluppò l’intricata architettura cittadina a chiocciola che culminava col castello medioevale, sostituito dal 1771 dall’imponente chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
La chiesa dall’aspetto tardo Barocco custodisce, in una apposita sala, una collezione di reliquie sacre di diverse epoche e provenienze. Vi è inoltre allestito il museo di Arredi e Arte Sacra. Il grande campanile accoglie 8 campane ognuna delle quali ha un nome, la più grande, di 9.70 quintali, si chiama “Campanum”, poi c’è la “Dutrina”, la “Mezzana” e via via le altre. Le campane poi hanno una funzione specifica che perdura da secoli con rintocchi di tonalità differenti: per avvertire dell’arrivo di un temporale, per ricordare ogni venerdì, quello Santo, della morte di cristo o per celebrare la morte di un concittadino. Della struttura fortificata rimane oggi un possente muraglione in mattoni rossi colonizzato da piante di cappero. Altri luoghi di interesse sono quelli religiosi, la chiesa dell’Annunziata del 1600 ma probabilmente antecedente, quella di Sant’Antonio, quella di San Rocco, originariamente costruita in posizione defilata, fu scelta per questo come lazzaretto durante la peste del 1629 e infine la cappella di San Silverio.
Da annotare il presepe permanente di Nino di Muzio che con le sue 329 statuine occupa oltre 100 metri quadri di superficie ed è visibile nella chiesa Parrocchiale.