Situato a poco più di 6 chilometri da Casale, il paese di Coniolo sorge su una collina a 250 metri di quota a poca distanza dal Po, in posizione privilegiata per ammirare le Alpi.
Coniolo racconta una storia particolare che inizia verso il 1860 quando nel sottosuolo del paese fu accertata la presenza di strati di una roccia particolarmente fine chiamata Marna, molto ricercata per la nascente industria del cemento. Pietre e mattoni infatti cominciavano rapidamente ad essere sostituiti da questo nuovo materiale.
Iniziarono così i primi scavi che necessitavano di nuova manodopera, di conseguenza si ebbe un sensibile aumento della popolazione. Ben presto però ebbe inizio uno sfruttamento incontrollato del giacimento da parte di un gran numero di imprenditori. Le condizioni di lavoro nelle miniere non erano sicuramente le migliori e nei cunicoli venivano anche utilizzati ragazzini di età inferiore ai 12 anni. Nonostante l’istituzione di una zona esclusa allo sfruttamento per garantire un’area di sicurezza per il paese, le perforazioni aumentarono fino a provocare i primi cedimenti e crolli nelle case del borgo, compreso la chiesa. È nel 1922 che la situazione diventa insostenibile e tutte 84 le case di Coniolo devono essere abbandonate. Iniziò così un meticoloso lavoro di recupero di tutto quello che poteva essere riutilizzato per la ricostruzione del nuovo paese sulla collina, nella posizione che occupa attualmente.
Gli scavi continuarono fino agli anni ’60 quando lo sfruttamento del sottosuolo ebbe fine. Oggi per testimoniare quasi un secolo di vicende, fra cui l’abbandono del paese, è stato istituito un bel museo, il Museo Etnografico delle Miniere, ricco di testimonianze dell’epoca, ricostruzioni e dispositivi multimediali che ben raccontano la vita dei minatori e le vicende del borgo.
Della vecchia Coniolo non resta nulla: ora la cittadina ricostruita sul colle offre al visitatore un terrazzo panoramico fra i più belli del Monferrato. Qui alcuni anni fa il sindaco decise di costruire una teca con all’interno tre rose fresche messe a disposizione di chiunque, in quel luogo, avesse voluto dichiarare il proprio amore, la teca reca la scritta: “aprire solo in caso di vero amore”.
In pochi anni il Comune ha offerto gratuitamente quasi 1000 rose a testimonianza del successo dell’iniziativa.
Fra le manifestazioni da segnalare, “Coniolo Fiori” si tiene a maggio di ogni anno, una manifestazione florovivaistica che richiama un gran numero di visitatori.