È un luogo dall’atmosfera davvero particolare posto a cavallo fra la Valle di Erro e di Visone. Il borgo è piccolo fatto in pietra e nell’ultimo secolo ha ridotto la propria popolazione di tre quarti, oggi qui vivono 260 persone.
Siamo a 525 metri di quota ma sembra di essere più in alto in un borgo di montagna, non a caso infatti fa parte della Comunità Montana Suol d’Aleramo.
I palazzi sono antichi, i portici, il palazzo del comune, gli edifici medioevali, i resti del castello, la chiesa e la torre sembrano il set perfetto di un film. La torre è davvero in ottime condizioni e sorge al centro di un bel prato in vicinanza della chiesa.
Una bella scala a chiocciola in ferro permette di raggiungere l’unica piccola entrata del mastio. La torre, visitabile, è una fra le più antiche del territorio ed è stata costruita verso la fine del 1100, insieme al castello, quando il paese fu cinto da due ordini di mura.
Fra il ‘300 e il ‘400, sotto il dominio dei Malaspina, fu aggiunta un’ulteriore cinta muraria.
Il borgo fu tra i possedimenti del vescovo di Acqui Terme per concessione dell’imperatore Ottone III di Sassonia dall’anno 996 e negli anni, per la sicurezza offerta dal castello, fu sede di molti incontri politici importanti e strategici.
Testimone del periodo medioevale è il palazzo detto “felicita” che fu residenza borghese per secoli ed oggi utilizzata dal Comune per mostre, eventi e manifestazioni che spesso rievocano atmosfere medioevali.
La chiesa campestre di San Lorenzo risale alla fine dell’anno 1100, solo nella parte absidale, non coperta da intonaco, sono visibili le belle pietre squadrate, cavate in zona, con le quali l’intera chiesa è costruita. All’interno tracce di affreschi quattrocenteschi.
Data la sua felice posizione e lo scarso inquinamento luminoso a cavatore si trova da anni un osservatorio astronomico particolarmente attivo che collabora con l’Unione Astrofili Italiana.