Capriata D’Orba

Il paese sembra essere stato abitato fin dall’epoca preistorica, dai ritrovamenti archeologici sicuramente in epoca preromana e romana, il suo nome appare per la prima volta su documenti datati 973.

Capriata è stata per secoli al centro di dispute politiche, mire espansionistiche e guerre che la portarono ad avere numerosi signori e padroni. Fu contro gli Alessandrini, si alleò con Genova, poi nuovamente annientata dagli Alessandrini ritornò coi Genovesi e successivamente sotto il Ducato di Milano, e siamo solo al 1317. Fu poi sotto i marchesi di Monferrato, due secoli più tardi venne distrutta dai Francesi prima e dagli Spagnoli poi nel 1648, entrò infine nel 1708 a far parte dei domini sabaudi. Il Borgo possedeva un castello e una cinta di mura con porte di accesso ed oggi appare ancora dominato dal Castel Vecchio, che non è in ottime condizioni di conservazione.

La torre del XII secolo, anch’essa poco ben conservata, presenta ancora un aspetto massiccio, un vero baluardo difensivo che faceva parte delle mura. La fortificazione e la torre potrebbero essere più antiche: facevano infatti parte di un sistema di torri di avvistamento già presenti in epoca Carolingia, che vuol dire dal 750 al 1100 circa, e forse ancor prima in epoca bizantina.

Nel borgo poi si possono trovare case del 1400 con decorazioni e parte degli affreschi e molti edifici antichi, che sono stati visibilmente adattati ad altri usi, ma documentano un passato attraversato da nobili signorie.

La chiesa parrocchiale intitolata a San Pietro e Paolo e alla Madonna del Rosario, con tre grandi navate, è stata edificata probabilmente nel 1200 per poi subire, come destino di quasi tutte le chiese del territorio, rifacimenti e modifiche.

All’interno alcuni arredi di pregio come statue lignee, un altare scolpito in un anomalo marmo nero ma soprattutto una tela di due metri e mezzo per due, recentemente restaurata, attribuita ad un artista ligure, Luca Cambiaso, che rappresenta probabilmente il maggior esponente dello stile ligure nel 1500.

Quello che non si può fare a meno di notare in paese sono i due alti campanili barocchi e un paio di chiesette verso la parte più esterna dell’abitato, San Rocco e la cappelletta della Madonnetta.

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